I risultati sorprendenti di un sondaggio ci hanno fatto riflettere e i risultati di una recente ricerca suggeriscono un modello piuttosto allarmante. Sembra che progettiamo sistematicamente gli edifici intorno agli uomini e che le donne ne soffrano continuamente. Questo è chiaramente ingiusto e riteniamo che sia giunto il momento di agire.
Poco prima della pandemia, abbiamo condotto un'indagine approfondita su oltre 2.000 persone in merito al loro benessere sul lavoro e le differenze di risposta tra uomini e donne ci hanno fatto riflettere. Abbiamo riscontrato un chiaro squilibrio nella frequenza di alcuni sintomi, dal mal di testa all'affaticamento all'irritazione delle mucose. Sebbene tutti i sintomi siano avvertiti sia dagli uomini che dalle donne, queste ultime sembrano soffrirne molto di più.
Deriva sistematica della progettazione
Da questa osservazione, abbiamo iniziato a cercare le possibili cause e, esaminando la ricerca su questo argomento, ci siamo resi conto che le differenze potrebbero, almeno in parte, essere causate da una deriva sistematica nel modo in cui progettiamo gli edifici, soprattutto per quanto riguarda il comfort termico. Quando progettiamo gli edifici, lo facciamo sulla base di calcoli, che a loro volta si basano su ipotesi sull'occupante standard dell'edificio. E questo occupante standard, spesso definito decenni fa, è chiaramente di sesso maschile. Se guardiamo alla donna media e all'uomo medio, siamo ovviamente molto simili, ma ci sono anche ovvie differenze in una serie di parametri fisiologici e culturali. E per dirla senza mezzi termini, se progettiamo sistematicamente gli edifici per gli occupanti maschi, le donne ne subiranno le conseguenze.
È tempo di considerare il clima interno da una prospettiva di genere
Negli ultimi anni, problemi simili sono stati segnalati in diversi settori, dal modo in cui conduciamo i test medici alla progettazione dei meccanismi di sicurezza delle automobili. Ma il modo in cui progettiamo i nostri ambienti interni è stato ampiamente ignorato da questa prospettiva. Alla luce dei risultati ottenuti, riteniamo che si tratti di una questione che merita una seria discussione all'interno della comunità industriale e della ricerca. Come possiamo tenere conto del genere nella progettazione dei nostri sistemi di climatizzazione interna? È finalmente giunto il momento di aggiornare gli standard?
Questo potrebbe essere il prossimo passo importante nell'evoluzione del clima interno, ma per ottenere questo cambiamento è necessario sviluppare la conoscenza di questo argomento all'interno dell'industria.