La Commissione europea sta rafforzando ulteriormente le normative esistenti sui gas fluorurati. Esistono alcune categorie di gas fluorurati e una di queste sono gli idrofluorocarburi (HFC) che sono spesso utilizzati come refrigeranti negli apparecchi di riscaldamento e raffreddamento come unità di condizionamento d'aria e pompe di calore.
I gas fluorurati attualmente utilizzati rispettano lo strato di ozono, ma sono anche gas a effetto serra, spesso molto più potenti della CO2. Questo viene misurato in un indice chiamato GWP (Global Warming Potential), che confronta il potenziale di riscaldamento del gas fluorurato con un peso equivalente di CO2.
Guardando alla produzione di freddo e/o caldo per applicazioni industriali o di comfort, i prodotti basati su compressori a vite ora hanno un'ampia gamma di alternative ai refrigeranti con GWP elevato (1500 o più), comprese soluzioni con GWP inferiore (500-700) o GWP molto basso (10 o di meno). Su prodotti basati su compressori scroll la transizione è ancora in corso.
Un esempio di refrigerante di livello intermedio è l'R32, con un GWP di poco superiore a 600. Swegon ha appena introdotto la gamma Rooftop più ampia e completa del settore basata sull'R32. E ci sono sviluppi ancora più recenti, come l'utilizzo di R290 con un GWP non superiore a 3, che Swegon utilizza nelle ultime pompe di calore appena lanciate.
Swegon è assolutamente favorevole a rendere le unità più rispettose dell'ambiente e i nostri prodotti utilizzano sempre prodotti con il GWP più basso disponibile. Pertanto, accogliamo con favore il piano dell'UE (in accordo al recente protocollo di Montreal) per ulteriori restrizioni sulla quantità di GWP per i gas fluorurati che guardino anche oltre il 2030 (attuale orizzonte della esistente F-Gas). Anche i nostri sforzi vanno in questa direzione e investiamo molto in ricerca e sviluppo in questo settore.
Quello che noi utilizziamo come driver di sviluppo dei nostri prodotti è seguire un approccio più ampio alle restrizioni sui gas fluorurati, che guardi il prodotto a 360° nella sua applicazione.
Ad esempio, saremmo favorevoli al fatto che la Commissione Europea valuti l'opportunità di indagare su un approccio più ampio alle restrizioni sui gas fluorurati. Ampliando l’analisi non al solo prodotto, ma anche su come il refrigerante viene utilizzato come mezzo di trasmissione del calore, con conseguenti maggiori cariche e tubazioni. In molti edifici l'acqua può invece essere utilizzata per questo scopo, riducendo sostanzialmente l'uso e il rischio di perdite di refrigeranti.
L’altro aspetto che consideriamo sempre è il seguente: per quanto sia importante guardare al GWP, è almeno altrettanto essenziale guardare al quadro più ampio: l'impatto complessivo dell'equivalenza di CO2 sull'intero ciclo di vita del prodotto, dalla fase di progettazione e produzione fino alla sua dismissione. Un modo migliore quindi per misurare l'impatto totale di un'unità sull’effetto serra è calcolare il valore TEWI (Total Equivalent Warming Impact). In alcuni casi ciò può portare alla scelta di un refrigerante con un GWP più elevato, poiché un sostituto con un GWP inferiore potrebbe essere meno efficiente e comportare un TEWI più elevato. I refrigeranti devono trovare un equilibrio tra basso GWP, alta efficienza, bassa infiammabilità e altri fattori.
Detto questo, seguiamo da vicino lo sviluppo dei nuovi gas refrigeranti e utilizziamo i migliori disponibili non appena vengono commercializzati. Siamo pronti per il futuro.