IL MERCATO DELLE COSTRUZIONI: TRA INCERTEZZE ED AUMENTO DEI PREZZI, ECCO LE PREVISIONI PER IL 2024÷2025

La forte crescita del PIL registrata in UE nel 2021 - seguente al calo dovuto alla pandemia di Covid19 - è stata interrotta nel febbraio dello scorso anno quando la Russia ha invaso l'Ucraina.
La gestione efficace da parte dell’Europa della crisi energetica conseguente alla guerra attraverso la diversificazione dell’offerta e la diminuzione dei consumi, ha mitigato i rischi e ha ridotto la probabilità di nuove pressioni sui prezzi energetici per la prossima stagione invernale; tuttavia negli ultimi mesi si sono osservati ​​da più parti segnali di incertezza e di difficoltà che, assieme, contribuiscono a delineare uno scenario a breve termine estremamente fragile ed incerto per il settore Europeo delle costruzioni.
Secondo l’ultima analisi condotta da ©EUROCONSTRUCT, se da una parte la crescita del PIL a livello UE è stata rivista al rialzo per l'anno in corso, passando dallo 0,5% al 0,9%, al contrario la nuova previsione 2023 per il settore delle costruzioni (Cfr. EU-19) è stata ridimensionata, con una prospettiva negativa per il biennio 2023÷2024 e un ritorno in territorio positivo solo nel 2025.
 

Fig.1 - PIL e Valore totale della produzione nelle Costruzioni (EU-19)

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Fonte: ©Eurocontruct, giugno 2023
 
Fattori che influenzano il mercato delle costruzioni nel breve termine
Come evidenziato, l’UE ha superato bene la potenziale crisi energetica che si intravedeva all’inizio del conflitto Russo-Ucraino, ma nonostante le prospettive economiche generali siano migliorate, oggi il fattore che esercita il maggior effetto negativo sulla dinamica del settore delle costruzioni è quello prettamente finanziario.
L’attuale contesto ha portato infatti ad un importante aumento degli oneri finanziari per aziende ed investitori e un accesso al credito reso molto più impegnativo.
A questo si aggiunge il fatto che la politica monetaria meno espansiva ha ridotto la disponibilità di liquidità e sono quindi necessari processi di valutazione più rigorosi (e più lunghi) per i progetti di investimento in edilizia.
Ciò, a sua volta, ha esacerbato un contesto già in sofferenza per gli alti costi di produzione dovuti ai noti problemi di disponibilità e approvvigionamento dei materiali da costruzione e all'aumento del prezzo dell’energia, creando un contesto difficile per il settore edile, e mettendo a dura prova la redditività delle imprese.
 
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Per contro, un fattore cruciale che continua a contribuire positivamente è la disponibilità di varie forme di sostegno ECO-FIN da parte dell’UE, con iniezione di risorse che sono state (e sono tutt’ora) determinanti per lo sviluppo dei progetti infrastrutturali e dei piani Nazionali di sviluppo e recupero economico.
Il secondo fattore positivo, di carattere più generale, è la condizione dello stock immobiliare esistente, con una infrastruttura insufficiente a soddisfare le attuali e future necessità degli Stati membri. Questo crea quindi una condizione di domanda di nuovi investimenti - specie per ammodernamento e riqualificazione dell'esistente (spazi direzionali, immobili commerciali o impianti industriali) - che offre opportunità soprattutto per le imprese edili specializzate in ristrutturazione e riqualificazione.
 
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Struttura del mercato UE delle costruzioni

La produzione totale delle costruzioni nell'area EU-19 ammonta a 2.085 miliardi di euro (a prezzi 2022), di cui:

  • 50% Residenziale
  • 29% Non-residenziale
  • 21% Ingegneria civile

La seguente suddivisione (Cfr. Fig.2, 2022), evidenzia la suddivisone tra gli interventi legati alle ristrutturazioni piuttosto che ai nuovi edifici. All'interno del comparto non-residenziale, l'importanza delle nuove costruzioni diventa più evidente, contribuendo a 320 miliardi di euro, pari al 53% del totale non-residenziale. Tuttavia, ci sono notevoli differenze tra paesi in termini di quota di spesa in conto capitale sui nuovi progetti non-residenziali. Ad esempio, in Austria e Irlanda, la quota di spesa per nuovi progetti non-residenziali supera Il 70% della produzione settoriale. Diversamente l'Italia ha una quota più bassa, pari a circa il 30% della produzione settoriale.

Fig.2 – Mercato delle Costruzioni per settore (EU-19, 2022)

Fig.3 – Costruzioni non-Residenziali per Nazione (EU-19, 2022)

Fonte: ©Eurocontruct, giugno 2023

Alla fine del 2022, solo in 13 paesi UE il valore del mercato delle Costruzioni era superiore a quello del 2019. Italia, Danimarca e Portogallo hanno registrato un aumento di oltre il 20% rispetto al livello pre-pandemia. L’Italia nel 2022 è stato il terzo più grande mercato delle costruzioni non-residenziali in UE, con una quota del 10,9% (66,4 miliardi di euro) sul totale.

Prospettive diverse tra il mercato residenziale e quello non-residenziale

Per quanto riguarda il mercato residenziale, il più significativo impatto negativo è attribuibile alle attuali condizioni di finanziamento, al quale si aggiunge un deterioramento del reddito familiare, della capacità di spesa e l’aumento dei prezzi immobiliari (in quest’ultimo caso solo l'Italia segnala una inversione di tendenza, con una leggera flessione dei prezzi immobiliari medi negli ultimi mesi).

Anche per il settore non-residenziale il fattore finanziario rappresenta il principale ostacolo allo sviluppo a breve termine, seguito dal livello del debito pubblico di ciascun Paese; tuttavia, qui il fattore positivo legato alle varie forme di sostegno ECO-FIN sia Europeo che Nazionale (es. PNRR) soprattutto per la riqualificazione e l’efficientamento degli immobili esistenti, cambia completamente la prospettiva, mantenendo la previsione del mercato in area positiva. Fattore - quello del sostegno Europeo - considerato particolarmente importante e favorevole proprio per l’Italia.

Le Costruzioni in Italia: previsioni 2024÷2025

In base a quanto emerge nell’ultimo outlook macroeconomico di ©EUROCONSTRUCT, il mercato delle Costruzioni in Italia nel breve-medio periodo registrerà una sensibile diminuzione.

Tuttavia, se da una parte il dato generale è previsto in riduzione con un deciso -9,8% complessivo nel 2024 e una successiva stagnazione nel 2025 (-0,1%), analizzando separatamente i due comparti residenziale e non-residenziale si evidenzia che il clima di sofferenza è pesantemente sbilanciato per l’ambito residenziale, con una riduzione attesa del -15,9%.

Diversamente, il forecast 2024 del comparto non-residenziale rimane in area ampiamente positiva (+4,0%), riconfermata poi anche nel 2025 anche seppur in diminuzione (+2,5%). Questo dato fa ben sperare gli operatori della filiera impegnati in ambito terziario ed Applied.

Tab.1 – Valore totale del mercato delle Costruzioni e previsioni 2014÷2015 (EU-19)

Fonte: ©Eurocontruct, giugno 2023

Mercato Italia Costruzioni non-residenziali: previsioni 2024 per Segmenti

Con riferimento al comparto non-residenziale, Il seguente diagramma mostra lo sviluppo atteso per il prossimo anno dei principali segmenti e il loro valore complessivo.

Fig.4 – Valore e crescita % attesa nel 2024 per macro-segmenti

Fonte: ©Eurocontruct, giugno 2023

Edifici commerciali, industriali e per l’agricoltura costituiscono il valore più elevato (circa 5 miliardi di euro ciascuno) ma per questi è attesa una crescita 2024 piuttosto modesta: +2,7%, 1,6% e +3,2% rispettivamente.

I segmenti in cui invece è prevista la maggior crescita percentuale continuano ad essere quelli dell’Education (scuole e università) con un +24,5% e la categoria degli “altri edifici” non-residenziali (+33,4%) ovvero monumenti, chiese, edifici per servizi pubblici (stazioni, aeroporti, ecc.) stazioni di polizia, vigili del fuoco e carceri. Buona la prospettiva anche per ospedali ed office buildings.

Posteritas iudicabit!

 
 
APPENDICE
EU-19 Network e relativi centri/istituti di ricerca di mercato :
 
Austria [AT] – WIFO                                                                              
Netherlands [NL] – EIB                                                                     
Belgium [BE] – AQUIEC                                                                      
Norway [NO] – Prognosesenteret AS
Czechia [CZ] – STEM/MARK                                                              
Poland [PL] – PAB-PCR&F Institute
Denmark [DK] – CIFS                                                                           
Portugal [PT] – TECNINVEST
Finland [FI] – Forecon                                                                         
Slovakia [SK] – ÚEOS
France [FR] – BIPE – BDO Advisory                                                
Spain [ES]– ITeC
Germany [DE] – ifo Institute                                                              
Sweden [SE] – Prognoscentret AB
Hungary [HU] – BUILDECON                                                            
Switzerland [CH] – KOF ETH Zürich
Ireland [IE] – EY Economic Advisory                                              
United Kingdom [UK] – EXPERIAN
Italy [IT] – CRESME